Il Parco del Delta del Po è un paesaggio unico fatto di un continuo variare di colori e riflessi, dove l’ azzurro del cielo abbraccia l’ argento dell’ acqua in uno spettacolo che si ripete per chilometri e chilometri. E’ una zona adatta a chi a piedi o in sella di una bicicletta, vuole godere del silenzio interrotto solo dal verso degli uccelli.
Nel Parco del Delta del Po il cicloturismo è di casa e per chi non è espertissimo ci sono degli itinerari non troppo impegnativi (come quello che abbiamo fatto noi), dove si attraversano le Saline di Comacchio su sentieri completamente pianeggianti e facili da percorrere anche per i bambini.
Escursione in bici Lido degli Estensi, Comacchio, Porto Garibaldi
La nostra escursione in bici inizia nel parcheggio di Viale Manzoni a Lido degli Estensi dove abbiamo lasciato l’ auto e siamo saliti in sella alle nostre bici e da lì abbiamo seguito i cartelli della ciclabile FE 425.
I cartelli sono ben posizionati lungo tutto il percorso e si riesce a seguire il tragitto senza aver bisogno di una mappa e proprio grazie alle indicazioni siamo passati nel sottopasso della statale Romea invece che lungo la strada, facendo un tratto di strada molto più sicuro.
Al di là del sottopasso il paesaggio cambia completamente e al posto della strada asfaltata si apre un paesaggio fatto di acqua e strade sterrate.
Il primo tratto di strada costeggia il Canale Longonovo dove si trovano i bilancioni con le reti sospese e casette in legno logorato dal tempo. Ci fermiamo ad ammirare il lento issare delle reti con le voci dei pescatori che accompagnano il movimento e il rumore del motore di qualche imbarcazione che solca il canale. Al di fuori di questo, tutto è calmo, come se il tempo fosse sospeso e ci inviti a guardarci intorno, a guardare la bellezza della natura che qui non ha fretta, ma segue i suoi ritmi.
Continuiamo a pedale attraversando la salina di Comacchio che ora non è più operativa, in quanto l’estrazione del sale venne interrotta nel 1984. Ed è proprio grazie all’ assenza dell’ uomo che la zona si è ripopolata da moltissime specie di uccelli acquatici che l’hanno scelta come luogo ideale per la nidificazione.
Lo stupore diventa grande quando vediamo alcune colonie di fenicotteri rosa che si muovono con infinita grazia nelle acque basse della salina e gli occhi e il cuore ci si riempiono di gioia.
Le pause sono molte lungo questo tratto di strada: c’è una torre in legno dove salire per ammirare dall’ alto la salina, un’ antica abitazione in lontananza, un gruppo di uccelli acquatici che si alza in volo ed anche un bar dove fermarsi a fare una piccola pausa.
Il percorso in bicicletta riprende lungo la strada Foce in direzione di Comacchio. Qui ci sono due possibilità, continuare lungo la strada asfaltata o prendere l’argine della Valle Fattibello sulla ciclabile FE 417.
Sullo sfondo, si inizia a vedere la linea degli edifici di Comacchio con la chiesa e il suo mozzo campanile.
Gran parte della strada è ormai fatta e ci concediamo una visita di questa caratteristica cittadina, le cui vie costeggiano i canali tanto da essere paragonata ad una “piccola Venezia”. Dicono che al tramonto sia estremamente romantica con le luci che si rispecchiano nell’ acqua, ma noi dobbiamo lasciarla prima per ritornare a Porto Garibaldi.
La ciclabile di ritorno è tutta asfaltata ed è parallela alla strada provinciale SP1 e solo nell’ ultimo tratto bisogna immettersi sulla strada per raggiungere il traghetto di collegamento per pedoni e biciclette che ci riporta al Lido degli Estensi.
L’ escursione in bici sulle Valli di Comacchio che ci ha portato ad attraversare un ambiente unico e la consiglio a tutti coloro che cercano una meta per un ecoturismo rispettoso dell’ ambiente.