Per la nostra rubrica sull’ Undertourism, abbiamo chiesto a Rossella, proprietaria dell’ agriturismo Le Picarante di Caiazzo nel Casertano, di svelarci alcuni luoghi del suo territorio che non sono stati ancora raggiunti dal turismo di massa nei quali è possibile vivere ancora esperienze autentiche fatte di emozioni e sensazioni indelebili.
“Vorrei promuovere l’area in cui mi trovo e alcuni luoghi dei dintorni in quanto questo territorio della Campania è davvero poco conosciuto anche dagli stessi abitanti della regione. Eppure abbiamo un contesto rurale meraviglioso, senza colture intensive, pieno di piccolo borghi che conservano tanti tesori che risalgono dall’era romana a seguire.
Castelli, conventi, cattedrali, edifici storici ma anche paesaggi rurali mozzafiato, fontane antiche, sentieri e percorsi in natura tra ruscelli e corsi d’acqua.
Abbiamo il fiume Volturno che è il più lungo dell’Italia Meridionale e attraversa proprio questo territorio. Abbiamo tanti prodotti autoctoni che risalgono a secoli passati e custoditi da generazioni, per giungere a noi come risorse ineguagliabili di bontà e salute. Sto elaborando con altre aziende locali alcune esperienza da offrire a viaggiatori che intendano scoprire la nostra bellezza e le nostre risorse paesaggistiche ed enogastronomiche.
Ecco alcuni dettagli su località che reputo molto interessanti:
1. La Valle del Medio Volturno e l’area di Caiazzo
Il fiume Volturno compie un percorso di 176 chilometri, dalla sorgente alla foce. Tale percorso viene diviso in tre parti. Alto, medio e basso Volturno, fino alla foce nel Tirreno.
Per Medio Volturno (o, meglio, Valle del Medio Volturno) intendiamo la vallata ove scorre il fiume Volturno, compresa fra la stretta di Rocca Ravindola e quella di Triflisco. (Il nostro B&B si trova più o meno nel mezzo…)
Il territorio del Medio Volturno comprende 50 comuni appartenenti alle province di Caserta (28), Benevento (18) e Isernia (4).
Il Medio Volturno è dunque la vallata ove scorre il fiume, fra l’Appennino (a Nord monti venafrani e Matese, Taburno ad Est), il Preappennino (la piccola catena del monte Majuri o Maggiore, fra Vairano e Castelcampagnano), e l’Antiappennino (il versante Nord delle colline tifatine, che separano la vallata dalla pianura campana).
Informazioni turistiche
Volgendo le spalle alla famosissima Reggia di Caserta, ed incamminandosi verso l’altrettanto celebre sito borbonico di S.Leucio, ci si inoltra verso un territorio poco noto della provincia di Terra di Lavoro (balzata agli onori della cronaca in questo periodo per ben altre faccende): l’area conosciuta come valle del “Medio Volturno”. Si giunge a Caiazzo, un Borgo che conserva la sua storia e parte delle mura. La via principale, il decumano, attraversa tutto il borgo in lunghezza, da cui partono tutti i vicoli. Caiazzo come come altri borghi dell’area, sorge su una collina, sovrastata da un castello che purtroppo non è visitabile.
L’area circostante il borgo storico è molto bella. Un’area rurale dove ancora resistono tante piccole aziende agricola e fattorie a conduzione familiare. Si coltivano ulivi ( per la produzione dell’oliva caiazzana, presidio slow food) campi da foraggio per i bovini e vigneti di piccole dimensioni, soprattutto il rinomato Pallagrello, a bacca bianca e nera, il vino preferito da Re Borbone.
Prendendo alloggio in campagna (Le Piracante si trova in un’area rurale collinare a 3 km dal centro storico) è possibile fare delle belle passeggiate a piedi oppure in auto è possibile organizzare visite presso alcune aziende che coltivano i prodotti locali d’eccellenza come le olive ma anche l’antico pomodoro riccio, il fagiolo lenzariello, i ceci di collina e altro ancora.
Spostandosi verso i monti del Matese, si può visitare il borgo di Alife, che conserva ancora buona parte delle mura romane. Una bellissima cattedrale con cripta visitabile, un criptoportico, un museo archeologico e altri siti di interesse storico.
Proseguendo il percorso sul Matese, si possono fare bellissime escursioni nei boschi o in canoa e visitare uno degli ottimi agriturismi della zona, oltre a visitare i borghi caratteristici lungo la strada.
Noi ci troviamo in prossimità del centro della vallata, in area collinare, tra le cosiddette “colline caiatine”, una zona poco nota ma molto bella, che conserva anche un habitat sano, perché non ci sono coltivazioni intensive e monocolture. Il territorio è suddiviso in piccoli appezzamenti di terra coltivati dalle famiglie del luogo. La distanza dalla Reggia di Caserta è di 20 minuti. In circa 90 minuti si raggiunge Miralago, sul Matese.
2. Anfiteatro campano
distanza da Le Piracante: 20 minuti
L’Anfiteatro campano è il modello di anfiteatro romano per la costruzione del Colosseo. Si trova a Santa Maria Capua Vetere, a pochi minuti dall’uscita dell’autostrada ed è visitabile.
3. I borghi del Parco regionale del Matese
Oltre a visitare il Matese, salendo sulle sue cime e ammirando i bellissimi paesaggi, suggerisco di visitar anche i piccoli borghi che si incontrano lungo la strada, in base al percorso che si sceglie di seguire.
Se si parte da Le Piracante (Caiazzo) si può visitare il Borgo di Alifae, una città costruita dentro le mura di una antica città romana, si cui conserva ancora molti tesori. Poi si prosegue e si arriva a Piedimonte Matese, quindi si attraversano i borghi di Castello del Matese e San Gregorio, che vale la pena di visitare. Saliti in cima, in località Miralago, suggerisco di fare una sosta al rifugio Le Lanare, per gustare dei dolci fantastici e un buon caffè. Giunti sul lago, è possibile fare un giro in canoa o visitare uno degli agriturismi presenti in zona, oppure proseguire per i borghi di Letino e Gallo, oppure ancora salire sulle cime più alte del Matese, come il monte Miletto.