La Basilicata, una regione ricca di luoghi noti e meno noti, continua a sorprenderci con i suoi segreti nascosti. In provincia di Potenza, un posto molto speciale cattura l’immaginazione, sembrando un portale verso un mondo fiabesco abitato da elfi e folletti: il Parco dei Palmenti di Pietragalla.
La costruzione di questi palmenti, simboli dell’architettura rupestre della regione e della civiltà contadina, risale al XIX secolo. Queste affascinanti costruzioni, tipiche e uniche, testimoniano l’importanza della viticoltura nella comunità locale. Ogni famiglia costruiva il proprio palmento scavando le vasche direttamente nel tufo, creando vere opere d’arte.
In questo articolo, esploreremo cosa sono i Palmenti, perché meritano una visita e come raggiungere questa meraviglia nascosta nel cuore dell’Italia meridionale.
I Palmenti di Pietragalla: tesori nascosti della vinificazione
I Palmenti di Pietragalla sono un complesso di grotte, scavate in roccia arenaria, dove fino agli anni ’60 avveniva la pigiatura delle uve e la fermentazione del mosto. Questi palmenti rappresentano un patrimonio unico e sorprendente, un simbolo dell’importanza della viticoltura nella comunità locale.
Il termine “Palmento” si riferisce a un antico metodo di pigiatura delle uve, e questi affascinanti palmenti, più di cento in totale, rappresentano un importante patrimonio storico e culturale della Basilicata.
Posizionati strategicamente a sud-est per favorire la fermentazione delle uve, i palmenti testimoniano la passione e l’importanza della viticoltura nella comunità locale.
All’interno del Parco, è possibile esplorare questi antichi siti e ammirare gli ambienti in cui si lavorava il vino, come le vasche per la pigiatura e per la fermentazione del mosto, ricavate nella roccia.
L’intero processo iniziava con la raccolta dell’uva, che veniva poi trasportata in questa zona. Qui, l’uva veniva pigiata a piedi nudi nella vasca più alta, mentre il mosto finiva nella vasca sottostante dove veniva lasciato a fermentare per 15-20 giorni prima di essere posto nei barili e trasportato nelle botti, qui conosciute come Rutte, che si trovano a nord del paese.
Viaggio nel tempo: Il fascino del centro Storico di Pietragalla
Ma Pietragalla non è solo famosa per i suoi Palmenti. Questo borgo medievale ha una magia tutta sua, fatta di piccole cose che lasciano senza parole.
Il centro storico di Pietragalla è un intricato labirinto di vicoletti e archi che incantano ogni visitatore. Il borgo è presidiato dal maestoso Palazzo Ducale, simbolo del potere politico, e dalla chiesa di San Teodosio, protettore contro le calamità naturali.
Il borgo si sviluppa in modo concentrico rispetto alla via principale, via Roma, formando un abbraccio difensivo naturale. Le case sembrano emergere direttamente dalla roccia, offrendo un’atmosfera unica e affascinante.
Il Museo della Civiltà Contadina di Pietragalla è un luogo dove il passato prende vita attraverso l’arredamento di un’antica casa contadina, l’abbigliamento d’epoca e gli attrezzi di uso quotidiano. È una testimonianza della vita delle generazioni precedenti.
Come arrivare a Pietragalla
Il borgo di Pietragalla si raggiunge facilmente da Potenza. Una volta giunti nel capoluogo di regione, prendete la SS 169 fino al Parco dei Palmenti di Pietragalla.
Il viaggio vi porterà attraverso panorami mozzafiato e vi immergerà nella ricca storia vinicola e culturale della Basilicata.
Se siete alla ricerca di un’esperienza unica e autentica in Basilicata, non perdete l’occasione di visitare Pietragalla e il suo meraviglioso Parco dei Palmenti Ipogei. Qui potrete scoprire una storia nascosta nel sottosuolo e ammirare le meraviglie di un borgo medievale che vi lascerà senza parole.
Pietragalla è un luogo dove il passato si fonde con il presente, creando un’esperienza indimenticabile per i viaggiatori in cerca di autenticità.
La Basilicata non smetterà mai di stupirci, e Pietragalla è una delle sue perle più affascinanti.