Hai mai camminato tra le calli di Venezia o lungo le risaie di Bali, aspettandoti bellezza e autenticità, ma trovandoti invece in mezzo a una folla compressa, rifiuti ovunque e locali visibilmente stanchi? Benvenuto nel lato oscuro del turismo: l’overtourism. Non è l’inizio di un romanzo distopico, ma la realtà di molte destinazioni.
Cos’è l’Overtourism?
Il termine “overtourism” descrive la condizione in cui il numero di turisti in un determinato luogo supera la capacità del territorio di accoglierli senza danneggiarlo. Non è solo una questione di fastidio per i viaggiatori e per i residenti, ma un serio problema sociale, ambientale ed economico per le comunità ospitanti.
Le destinazioni più colpite
Secondo la “No List 2025” di Fodor’s, diverse destinazioni stanno soffrendo a causa dell’eccessivo afflusso turistico.
-
Bali: L’isola genera 1,6 milioni di tonnellate di rifiuti all’anno, con solo il 48% gestito correttamente e appena il 7% della plastica riciclata. Le spiagge di Kuta e Seminyak sono sommerse da rifiuti, mettendo a rischio l’ecosistema locale.
-
Venezia: Con oltre 20 milioni di turisti annuali e una popolazione residente di appena 50.000 persone, la città lagunare è sovraccarica. Le nuove regolamentazioni hanno spostato le grandi navi da crociera, ma il flusso turistico rimane insostenibile .
-
Barcellona: L’afflusso turistico ha fatto salire i costi della vita, con il 60% delle abitazioni trasformate in alloggi per vacanze, riducendo l’offerta per i residenti e alimentando tensioni sociali.
- Machu Picchu: L’accesso al sito è stato limitato a 4.500 visitatori al giorno, ma la pressione rimane alta, minacciando la conservazione di questo patrimonio UNESCO.
Perché succede?
I social media hanno trasformato il viaggio in una gara alla foto perfetta. Luoghi prima poco conosciuti diventano virali da un giorno all’altro, attirando migliaia di turisti. A questo si somma la crescente accessibilità di voli low cost, crociere e tour organizzati, spesso concentrati tutti negli stessi orari e negli stessi luoghi. Piattaforme come Airbnb poi hanno trasformato molte abitazioni in alloggi turistici, riducendo la disponibilità per i residenti.
Inoltre, molte destinazioni puntano tutto sul turismo come fonte principale di reddito, spesso senza un piano di gestione sostenibile.
I danni che non vediamo (ma che lasciamo)
L’overtourism non si limita a rovinare l’esperienza del viaggiatore: danneggia ecosistemi, sovraccarica le infrastrutture, snatura le culture locali e aumenta l’impronta ecologica globale.
Pensiamo a:
-
Inquinamento da trasporti e rifiuti
-
Consumo eccessivo di acqua e risorse naturali
-
Spopolamento dei centri storici
-
Perdita di autenticità e identità culturale
Cosa possiamo fare (davvero)?
Il turismo sostenibile non è una moda, ma una necessità. Ci sono strategie concrete che possiamo adottare, sia come viaggiatori responsabili sia come promotori di un turismo consapevole. Il cammino verso la sostenibilità richiede un cambio di mentalità, ma i benefici superano di gran lunga lo sforzo.
1. Scegliere periodi di bassa stagione
Innanzitutto, la scelta del momento giusto per viaggiare può fare una differenza enorme. Visitare le destinazioni durante la bassa stagione non solo riduce l’affollamento e la pressione sulle risorse, ma spesso offre anche un’esperienza più autentica e intima. I prezzi sono più accessibili, i locali sono più rilassati e il vero spirito del luogo emerge con maggiore chiarezza.
2. Optare per alloggi gestiti da locali
Un altro passo fondamentale è scegliere alloggi gestiti localmente. Optare per boutique hotel indipendenti, bed and breakfast a conduzione familiare o appartamenti gestiti da residenti significa che i vostri soldi andranno direttamente a beneficio della comunità, sostenendo l’economia locale e preservando l’autenticità del luogo. È un modo diretto per contribuire al benessere dei residenti e a una distribuzione più equa dei proventi del turismo.
3. Viaggiare in piccoli gruppi
Viaggiare in piccoli gruppi è un’altra strategia efficace. I gruppi più numerosi tendono ad avere un impatto maggiore sull’ambiente e sulla cultura locale. Le piccole comitive, invece, si integrano più facilmente, riducendo al minimo il disturbo e permettendo un’interazione più significativa con il luogo e la sua gente.
4. Rispettare le tradizioni e le regole locali
Il rispetto della cultura e dell’ambiente locale è un pilastro ineludibile. Ciò significa informarsi sulle usanze e tradizioni del luogo prima di partire, vestirsi in modo appropriato, chiedere il permesso prima di scattare foto e essere consapevoli del proprio impatto ecologico. Ridurre i rifiuti, utilizzare i mezzi pubblici e risparmiare acqua ed energia sono gesti semplici ma potenti che contribuiscono a preservare la bellezza del luogo per le generazioni future.
5. Cercare percorsi alternativi
Per sfuggire alle folle e scoprire gemme nascoste, cercate luoghi meno conosciuti all’interno delle destinazioni popolari. Spesso, a pochi chilometri dalle attrazioni principali, si trovano villaggi incantevoli, paesaggi mozzafiato e esperienze autentiche che attendono solo di essere esplorate. Questo non solo alleggerisce la pressione sui siti più celebri, ma arricchisce enormemente il vostro viaggio.
6. Informarsi sulle iniziative di sostenibilità
Infine, limitate il tempo trascorso nei siti più affollati e informatevi sugli sforzi di sostenibilità della destinazione. Molti luoghi stanno implementando iniziative per gestire il turismo in modo più responsabile, dall’introduzione di quote di accesso alla promozione di percorsi alternativi. Sostenere queste iniziative, scegliendo tour operator etici e alloggi certificati, è un modo potente per contribuire a un futuro più equilibrato.
Viaggiare è un privilegio, non un diritto scontato. Ogni nostra scelta ha un impatto, anche piccolo, su chi ci accoglie. La bellezza del mondo non è infinita e proteggerla inizia con gesti semplici, ma consapevoli.
Per approfondire l’argomento e scoprire come contribuire a un turismo più sostenibile, ti consigliamo la lettura di Eris Oltre il turismo. Esiste un Turismo sostenibile?. Questo libro offre una panoramica approfondita sulle sfide e le opportunità del turismo responsabile.
Se vuoi continuare a esplorare con rispetto, seguici su www.myecohotels.com: raccontiamo luoghi autentici e poco conosciuti dove l’esperienza del viaggiatore va di pari passo con la tutela del territorio.
Copyright: testo e foto MyEcoHotels
Ti potrebbe interessare: